la rivoluzione energetica

Come affrontare la complessità, le crisi e i mutamenti che stiamo vivendo? I cambiamenti climatici sono una scottante realtà, non possiamo far finta di nulla: l'aumento della temperatura del pianeta ci impone un ripensamento. Come pure la finitezza delle fonti fossili: carbone, petrolio, gas e uranio finiranno.
Cosa fare allora? l'economista Jeremy Rifkin ne è convinto, serve «Produrre energia da fonti rinnovabili e in modo distribuito, cioè da centrali piccole, da posizionare sul tetto delle case e delle industrie. Gli edifici devono essere costruiti non solo migliorando il risparmio energetico, ma anche producendo energia essi stessi. Accumulando poi l'energia per mezzo dell'idrogeno e garantendo così la continuità di cui abbiamo bisogno». Un sogno? «In Spagna e in altri Paesi europei lo stanno facendo. Datevi da fare anche voi».


In un video-intervista ad "avoicomunicare", Jeremy Rifkin discute anche dell’intento italiano di un presunto ritorno all’energia nucleare. Rifkin afferma chiaramente che l’energia nucleare non può funzionare per diverse ragioni.

* 1KWh prodotto con l’energia nucleare costa 6,13 cent. di $, con l’energia eolica costa 5,05 cent. di $. L’energia nucleare costa dunque ben 1,08 cent. di $ in più dell'eolico.
* le 443 centrali nucleari rappresentano solo il 5% dell’energia nucleare che utilizziamo: per un minore impatto climatico - ossia il 20% - dovrebbero essere costruite ogni 30 giorni 3 centrali nucleari per i prossimi 60 anni
* non c’è soluzione per gli scarti nucleari,
* il decifit e l’eccessivo costo di uranio,
* per il raffreddamento, i reattori nucleari consumano il 40% delle acque dolci, successivamente inutilizzabili.


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