LA SCUOLA RENDE PIU' "INTELLIGENTI"

(AGI) - Oslo, 27 dic. - La scuola rende piu' intelligenti.
  Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di statistica dell'Universita' di Oslo, i bambini che hanno piu' istruzione possono migliorare il loro Quoziente di Intelligenza. Finora gli studi non avevano escluso il collegamento tra quoziente intellettivo piu' alto e un livello piu' elevato di istruzione. Ora, pero', ''ci sono prove per sostenere l'idea che la scuola ti fa piu' intelligente'', ha detto l'autore dello studio Taryn Galloway, ricercatore presso l'Universita' norvegese. I risultati dello studio sono stati pubblicati sugli Atti della National Academy of Sciences. La Norvegia ha esteso l'obbligo di istruzione della scuola superiore fin dal 1955. Galloway e il suo collega Cristian Brinch, hanno analizzato come questa estensione della fascia di istruzione abbia influenzato l'QI. Utilizzando i dati sugli uomini nati tra il 1950 e il 1958, i ricercatori hanno esaminato il livello di scolarita' negl i ultimi 30 anni, confrontandoli con i punteggi QI degli uomini quando avevano 19 anni. ''La dimensione dell'effetto e' stata abbastanza notevole grande'', ha detto Galloway. Confrontando i punteggi QI prima e dopo la riforma dell'istruzione, la media e' infatti aumentata di 0,6 punti. ''Siamo in grado di studiare gli effetti della riforma solo sugli uomini, perche' ci siamo serviti dei dati QI provenienti dalla visita militare, cui sono stati sottoposti tutti gli uomini intorno all'eta' di 19 anni''. L'istruzione ha effetti duraturi sulle capacita' cognitive, come quelle misurate con i test di intelligenza, ha detto Galloway. ''Le abilita' cognitive sono a loro volta legate a una vasta gamma di fattori sociali ed economici. Gran parte della rilevanza dello studio deriva dal fatto che vi e' stata qualche controversia relativa alla questione se l'istruzione ha un effetto indipendente sull'QI o se le persone con alto quoziente intellettivo sono indipendentemente in grado di raggiungere livelli piu' elevati di istruzione''. ''I risultati dello studio - ha concluso Brinch - sono problematici per il coro di psicologi ed educatori ancora fermo nella convinzione che il QI sia genetico, stabile e non modificabile''.

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